La transizione ecologica rappresenta una delle sfide più importanti del XXI secolo!
Gli effetti causati sul pianeta dalla crisi climatica in atto possono diventare drammatici ed irreversibili. Ecco perché sia l’ONU che l’Unione Europea ci spingono ad un cambio di rotta nei nostri modelli economici. La posta in gioco è altissima: rimandare questi cambiamenti potrebbe danneggiare irreparabilmente gli ecosistemi del pianeta, consegnando un mondo “mutilato” alle future generazioni.
La buona notizia è che la rivoluzione verde offre numerosissime opportunità per cambiare le nostre “brutte” abitudini.
FlexyMob è molto vicino al tema della sostenibilità. La realizzazione del portale digitale risponde a un obiettivo di sostenibilità economica, sociale e ambientale condivisa dall’intera comunità.
Effettuare lo spostamento verso un luogo con mezzi condivisi o con la combinazione di mezzi alternativi e eco-sostenibili è un cambiamento importante per la green mobility. Rappresenta un nuovo modo di viaggiare al fine di dare un notevole contributo all’ambiente, evitando il più possibile le emissioni di CO2 modificando le abitudini delle persone. Significa essere più responsabili verso l’ambiente e averne maggiore rispetto, contribuire alla sostenibilità dei trasporti, ridurre i costi e migliorare la qualità della vita dei cittadini. Ecco perchè FlexyMob punta ad una mobilità condivisa e sostenibile che incoraggi le persone ad abbandonare le vecchie abitudini di mobilità a favore di un nuovo modo innovativo di muoversi, a vantaggio dei cittadini e più rispettoso nei confronti del pianeta.
In un’ottica di sviluppo sostenibile, abbiamo studiato un algoritmo che ci permette di calcolare la quantità̀ di emissioni urbane di CO2 provocate dallo spostamento dei cittadini.
Se una percentuale di dipendenti si recasse a lavoro condividendo il mezzo piuttosto che usare l’auto privata, quanti Kg di CO2 andrebbero risparmiati?
Se l’utilizzo di una green mobility per effettuare i propri spostamenti entrasse a far parte del quotidiano delle persone, quanti Kg di CO2 si risparmierebbero?
L’algoritmo sviluppato ci permette di definire la CARBON FOOTPRINT, che non è altro che il parametro usato per misurare le emissioni di gas serra causate da un prodotto, da un servizio, da un’organizzazione o da un individuo, lungo l’intero ciclo di vita. Generalmente il parametro viene espresso in tonnellate di CO2 equivalente ed esprime l’impatto sul riscaldamento globale di una certa quantità di gas serra rispetto alla stessa quantità di anidride carbonica (CO2).
Se da un lato il carbon footprint permette di valutare e quantificare gli impatti emissivi in materia di cambiamenti climatici, dall’altro aiuta a monitorare l’efficienza ambientale ed energetica delle singole strutture. E questo è di fondamentale importanza per le aziende, enti, organizzazioni, ecc. che vogliono entrare, e giocare, nella partita verso la sostenibilità.
Analizzando i dati ricavati dall’utilizzo del servizio abbiamo calcolato che con un totale di 1.259 passeggeri per 5.306 km percorsi, in un trimestre sono stati risparmiati 418.980 kg di CO2.
Il risparmio annuale previsto è pari a
Il futuro appare più green e improntato verso la valorizzazione della smart mobility come valida alternativa per il trasporto cittadino.
La grande sfida è raggiungere uno sviluppo sostenibile!
Pensi che riusciremo a realizzare questo ambizioso programma?!
Dal canto nostro, l’unica cosa che possiamo fare è informarci, studiare e promuovere l’innovazione, impegnandoci a ridurre il nostro impatto sull’ambiente e a sviluppare una mentalità aperta all’innovazione ed inclusiva.
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